Scritto e diretto da Sean Pen, libera trasposizione del libro “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer.
La colonna sonora del film è stata composta da Michael Brook, con canzoni di Eddie Vedder. Il brano Guaranteed ha vinto il Golden Globe per la miglior canzone originale
All’inizio degli anni 90, il neolaureato Christopher McCandless dà quel che ha in beneficenza e parte per un lungo viaggio, autentica performance dell’anima per la quale assume un nome d’arte: Alexander Supertramp, il Supervagabondo. Oltreché dalle pulsioni di libertà e anarchismo, è spinto a partire dal rifiuto della famiglia d’origine: cellula di giudizio e controllo sociale, di odio latente, di perfetta infelicità; tanto più spaventosa perché accettata come norma e condizione naturale.
Tra Nuovo Messico, Arizona, Sud Dakota, su su fino alle nevose solitudini dell’Alaska, l’itinerario marca una serie d’incontri con l’altro, occasioni di conoscenza e comprensione anche reciproca. Alex s’accompagna a una coppia di hippies, la cui vita non è tutta rose e fiori; lavora in un’azienda agricola, diventando amico di un tale ricercato dalla polizia; flirta con una giovanissima cantante folk; incontra un vecchio eremita che vuole adottarlo. Già di per sé, intraprendere una tale pista equivale a confrontarsi con la mitologia fondativa della cultura americana, dai pionieri che affrontarono per primi le terre incognite a Thoreau, da London a Kerouac.
Tappa dopo tappa, però, il viaggiatore s’immerge sempre più nella solitudine, fino a sfidare le stesse possibilità di sopravvivenza. Alex, ormai stremato dalle privazioni, si trova anche di fronte un gigantesco orso bruno: forse affamato quanto lui, eppure non minaccioso. E infatti non sarà l’animale a segnare il destino del ragazzo…