Cosa c’entra il CAI e soprattutto l’ospite Federica Mingolla con i cartoni animati Tom e Jerry? Solo per un gioco di parole, per l’assonanza in inglese con il nome della via francese, nelle Gorges du Verdon, che la Mingolla ha scalato nel 2014: Tom et je ris. Un unico tiro di 60 metri, valutato 8b+, tra le pareti di calcare grigio nero a strapiombo sul fiume verde smeraldo.
Federica è una climber – e non solo – da 8+ : Red Up ad Albenga, Quarto Potere a Campambiardo e Punta Caramelo nell’isola di Kalymnos, in Grecia, affrontata al tramonto mentre si specchiava sul Mar Egeo.
A Piacenza Federica si presenta con un’altra stella nel suo palmarès: la ripetizione di Digital Crack a luglio dell’anno scorso. È il primo 8a più alto d’Europa, una fessura di granito a 3.800 metri di quota che corre sul lato sud est del Grande Gendarme, nell’ Arête des Cosmiques sopra a Chamonix. Quattro giorni sul Bianco, di cui due notti in tenda e una in rifugio, spostamenti con l’equipaggiamento da scialpinismo, una fatica devastante, il granito durissimo che porta via la pelle dei polpastrelli, un muro verticale, un’estenuante lotta di microappoggi per mani e piedi, i muscoli che esplodono per conquistare pochi cm, una lunga serie di movimenti ad orologio e tantissimi voli per conquistare il suo sogno sul tetto d’Europa.
Federica arrampica per passione, partecipa a gare di Coppa del Mondo, eppure la competizione è principalmente con se stessa, gli altri notano solo la sua determinazione e la sua grinta. Quando sceglie un progetto non lo vede solo come una linea da salire, ma un’avventura da intraprendere con gli amici per condividere emozioni ed esperienze; se poi sono anche fotografi come Ravassard o esperti di montagna come Pernigotti e Dassetto, tanto meglio, basta che siano anche bravi cuochi! Per lei non è rilevante arrivare primi piuttosto che secondi o terzi, l’importante è riuscire e divertirsi facendolo.
Questa ragazza torinese, 22 anni e due occhi blu come il Mar Egeo, un passato da nuotatrice, arrampica solo da 7 anni, ma è stata adocchiata immediatamente per la sua naturalezza nei movimenti ed ora è seguita dal suo allenatore Donato Lella, è una studentessa universitaria di scienze motorie, suona la chitarra, legge molto e frequenta la montagna da sempre grazie ai suoni genitori che sono i suoi sponsor principali. Oggi altri sponsor si sono aggiunti per permetterle di indossare lo zaino carico di nuovi progetti e di realizzare il suo sogno di poter vivere seguendo la sua passione.