
Bivacco Sacchi (Alta Val Nure – mt 1600)
Il progetto di costruzione del Bivacco Sacchi nacque nel 1965: a quell’epoca il vicinissimo Dente delle Ali era la palestra di roccia dove tanti alpinisti piacentini hanno mosso i loro primi passi (e non solo) su roccia.Non essendoci alcuna struttura vicina, gli alpinisti che volevano fermarsi più giorni dormivamo in una grotta che era sotto al sasso davanti all’attuale bivacco. Si pensò quindi di costruire una struttura fissa adatta a sopportare anche le copiose nevicate di quegli anni, da cui la forma ogivale. In un primo momento gli ideatori si autofinanziarono ma vennero anche fatte numerose raccolte fondi in sede CAI. Venne individuato come luogo ideale una vecchia carbonaia che permetteva di avere il suolo già piano.
La struttura, fatta di travi metalliche piegate, centine e lamiere venne prima montata a Piacenza e poi smontata e trasportata dove oggi parte il sentiero di accesso da fontana gelata. Da lì venne trasportato a spalla fino quasi sotto al bivacco, dove venne costruita una teleferica. La sabbia ed il cemento vennero portati a dorso di muli prestati dagli abitanti di Selva.
La prima domenica di ottobre del 1966 venne finalmente inaugurato il nostro bivacco
Il Bivacco nato dall’idea di quattro soci e da essi in buona parte realizzato, venne in seguito lasciato alla sezione del CAI e dedicato a Umberto Sacchi uno dei maggiori sostenitori anche economici.
Si raggiunge dal versante Piacentino con il sentiero 007 che sale partendo da Selva, oppure più brevemente dalla provinciale 654 (ore 1,00 ca – Diff. E); dal versante Genovese traversando il crinale del Monte Bue si può scendere per la Ferrata Mazzocchi (009) o seguendo il sentiero 190 e poi sempre 007.
Proprio di fronte al bivacco sorgono la palestra di arrampicata attrezzata dalla sezione e denominata Dente delle Ali (schizzi delle vie all’interno del bivacco) e, a poche centinaia di metri, la Ferrata Mazzocchi.
La prima domenica di ottobre del 1966 venne finalmente inaugurato il nostro bivacco
Il Bivacco nato dall’idea di quattro soci e da essi in buona parte realizzato, venne in seguito lasciato alla sezione del CAI e dedicato a Umberto Sacchi uno dei maggiori sostenitori anche economici.
Si raggiunge dal versante Piacentino con il sentiero 007 che sale partendo da Selva, oppure più brevemente dalla provinciale 654 (ore 1,00 ca – Diff. E); dal versante Genovese traversando il crinale del Monte Bue si può scendere per la Ferrata Mazzocchi (009) o seguendo il sentiero 190 e poi sempre 007.
Proprio di fronte al bivacco sorgono la palestra di arrampicata attrezzata dalla sezione e denominata Dente delle Ali (schizzi delle vie all’interno del bivacco) e, a poche centinaia di metri, la Ferrata Mazzocchi.

Bivacco Money (Gran Paradiso – mt 2872)
Il bivacco è ubicato nel massiccio del Gran Paradiso, su uno sperone roccioso sul fianco del Ghiacciaio del Coupé de Money ai piedi delle Punte Patrì.L'ascesa riservata a buoni escursionisti per la lunghezza e qualche tratto esposto finale, conduce in un ambiente estremamente aspro ma che ripaga con l'eccezionale panorama godibile dal bivacco. Si possono osservare le Torri di Sant'Orso, Sant'Andrea e del Gran San Pietro, Il Gran Paradiso, l'Herbetet, il Grand Sertz e la Grivola. Lungo la salita non è raro osservare la fauna normalmente presente nel parco che in estate si spinge fino ai margini del ghiacciaio sovrastante.
Il bivacco Money si raggiunge da Valnontey, in valle di Cogne, seguendo il sentiero 22 e poi 22C passando nelle vicinanze dell’Alpe Money e superando le morene del Ghiacciaio del Coupé de Money.
Qualche attenzione in più va riservata ai tratti finali più esposti ed attrezzati con catene (ore 3,45 ca - Diff. EE).